La Dueangeli utilizza, oltre alla sabbiatura tradizionale una tripla funzione che garantisce una straordinaria versatilità ed'efficacia.
Tipi di lavorazione
La sabbiatura si divide in 3 classi di lavorazione dette Sa2, Sa2.5, Sa3:
- Sa2 o spolverata: la superficie appare priva di residui estranei ma di colore scuro non uniforme
- Sa2.5 o commerciale: la superficie si presenta perfettamente pulita di colore uniforme
- Sa3 o incisione: la superficie perfettamente pulita presenta molteplici incisioni di colore uniforme, che in alcuni materiali (per esempio il ferro) risultano lucide.
METODI DI SABBIATURE
La Dueangeli utilizza, oltre alla sabbiatura tradizionale una tripla funzione che garantisce una straordinaria versatilità ed'efficacia. Il meglio dell'innovazione nel campo delle sabbiature si esprime in una nuova tecnologia che permette di aumentare la qualità di lavorazione per interventi di pulitura, sverniciatura, restauro e trattamento delle superfici, tutto con un metodo semplice ed ecologico, sicuro per l'ambiente e gli operatori. La Dueangeli rappresenta lo stato dell'arte in materia di trattamento delle superfici, pulizia industriale e speciale, restauro e decoro urbano, permettendo con le sue dotazioni uniche una versatilità mai vista in grado di offrire la risposta ottimale in ogni contesto di lavoro per tutte le esigenze dei suoi clienti.
Produttività
La sabbiatura è un procedimento piuttosto rapido perché consente velocità di lavorazione abbastanza alte per la media delle operazioni meccaniche comuni. Nonostante ciò bisogna segnalare che la velocità di esecuzione è molto influenzata dalla durezza e dallo spessore dello strato da rimuovere, ma anche dalla durezza del materiale sottostante; fattori che possono rendere la sabbiatura anche molto più lenta del normale. Per aumentare la produttività il sabbiatore può intervenire su alcuni parametri a seconda del singolo caso:
- un ugello più piccolo permette di concentrare il getto su una superficie più piccola, aumentando l'incisività della sabbiatura. Per contro diminuisce la larghezza delle passate. Un ugello più piccolo viene usato su materiali duri (sia come strato da rimuovere che come materiale sottostante) e con spessori del pezzo da sabbiare piuttosto elevati.
- Un ugello più grande è invece da preferire quando il materiale da preservare è molto tenero e sarebbe troppo danneggiato da un getto concentrato (un caso tipico è dato dal legno di pioppo usato talvolta per i travetti dei solai).
- a differenza della pallinatura, con la quale si usano piccole sfere, nella sabbiatura il materiale abrasivo è di forma irregolare e spigolosa. Come suggerisce il nome stesso, si usa principalmente sabbia silicea, ma è possibile usare anche polvere di quarzite, bicarbonato di sodio, corindone o carburo di silicio.
- Quanto più dura è la graniglia usata e tanto più la sabbiatura sarà incisiva su superfici dure. Anche questo parametro è strettamente legato alla durezza del materiale da preservare.
- dimensione della graniglia:
- La dimensione tipica della sabbia per sabbiatura è variabile fra la 0/1 e la 0/3 (per cui i granelli hanno dimensione massima prossima, rispettivamente, a 1 mm e 0,250 mm.
- Aumentando le dimensioni del granello aumenta la forza dell'impatto fra questo e l'oggetto sabbiato; si preferisce quindi una graniglia grossa quando si deve asportare strati teneri ancorati su materiali duri.
- Sabbiatrice: è un dispositivo che permette la miscelazione di sabbia nel getto d'aria uscente dal compressore e ne regola le proporzioni. La sabbiatrice è composta principalmente da:
- serbatoio: di forma cilindrica superiormente e conica inferiormente (simile ad alcune clessidre), al suo interno si deposita la sabbia da miscelare nel getto d'aria.
- bocca di miscelazione: posta in fondo al serbatoio, contiene una valvola che dosa la giusta quantità di sabbia da rilasciare nel getto d'aria che scorre a valle della stessa.
- circuito di comando: generalmente pneumatico, consente all'operatore di aprire e chiudere la mandata di aria/sabbia in pressione. In certi casi consente anche di comandare un circuito (anch'esso pneumatico) destinato a liberare il condotto di miscelazione qualora questo si intasi.
- Ugello-Pistola: è la parte terminale del tubo che convoglia la miscela aria/sabbia in arrivo dalla sabbiatrice. Consente all'operatore di direzionare il getto sulle zone da ripulire e di avviare/arrestare la fuoriuscita del getto dalla sabbiatrice. Data l'elevata abrasività della miscela, la sua parte terminale è costituita da un cilindro di carburo di tungsteno o di carburo di boro. Dispositivi di Protezione Individuale (dpi)
- tuta protettiva;
- scarpe antinfortunistica (per proteggere i piedi da eventuali cadute dei pezzi in lavorazione);
- guanti in pelle;
- corpetto protettivo (in materiale plastico flessibile);
- scafandro con ampia superficie trasparente (per permettere una buona visibilità) e condotto di rifornimento di aria pura (che viene mandata dal compressore e viene pulita in apposito filtro prima di entrare nello scafandro).
- in campo meccanico la sabbiatura è un procedimento intermedio al ciclo di lavorazione del prodotto, solo raramente viene effettuato come operazione finale. Lo strato asportato può essere ossido, vernice, calcificazioni, un rivestimento galvanico o plastico, ecc. Al termine dell'operazione il materiale sottostante allo strato rimosso risulta completamente scoperto e con rugosità dipendente dalla grandezza della graniglia utilizzata e dalla pressione del getto, ma comunque molto accentuata in confronto ai valori tipici delle lavorazioni meccaniche. La sabbiatura risulta quindi uno dei procedimenti preferiti per preparare il pezzo alla successiva verniciatura. La sabbiatura viene effettuata tipicamente su acciaio, ghisa, leghe metalliche in genere, legname, ceramiche, pietre e marmi; sia per impiego industriale meccanico che edilizio.