PRIMA DEL RESTAURO
DOPO IL RESTAURO
Stato di conservazione prima del restauro
Il Portale era celato da uno scialbo cementizio, che ricopriva l’intera superficie, lo scialbo, ora rimosso, aveva uno spessore variabile tra 1 e 2 mm. e molto probabilmente è stato applicato sul portale nell’ultimo intervento di restauro.
Sotto lo strato di cemento sono emersi numerose integrazioni anch’essi di materiali cementizi molto tenaci.
La zona sinistra presentava una ricostruzione quasi totale di alcuni conci, ricostruzione eseguita con sabbia, cemento e laterizi.
Il Portale si presentava molto degradato, per la maggior parte della superficie il marmo si presentava fratturato e distaccato dal supporto, formando lacune in profondità.
A causa dell’umidità presente ad una altezza di circa un metro dal pavimento erano visibili anche fenomeni di de coesione dei materiali costitutivi.
Il degrado più evidente consisteva nelle numerosissime abrasioni e dilavamenti. La lunga epigrafe in latino incisa lungo il marcapiano è poco visibile a causa del continuo dilavamento subito negli anni. La scultura posta alla sommità del portale, sopra il marcapiano, sono stati scolpiti su marmo Bianco di Carrara Statuario e marmo Bardglio, la scultura presentava ampie croste nere e sporco di origine organica e vegetale in’oltre erano evidenti rotture diffuse su quasi tutta l’opera, una ricerca storica afferma che quelle rotture sono stati causati dalla mano dell'uomo.