Prima del Restaur
Dopo il Restauro

                  

Relazione tecnica

Restauro e stato di conservazione

Portone della Chiesa parrocchiale S. Giuseppe in Bettole di Rivalta

  

Data: 28/04/2009

Località: Bettole di Rivalta Comune di Tortona (AL)

Portone in legno

Materiale: Legno di Larice

Epoca: fine XVII inizio XVIII sec.


Descrizione dell’opera
Portone in legno di Larice a doppio spessore, composto da due grandi ante e di due ante più piccole poste al centro.

Esternamente è decorato da cornici di varie dimensioni impreziosito da alcune formelle intagliate.

 

Interventi precedenti

Il manufatto a subito vari interventi di restauro alquanto maldestri, infatti, presentava spaccature, fessurazioni diffuse e ampie porzioni marcescenti, causati in parte dalla poca efficacia dei prodotti usati nei vari interventi, per la compensazione delle fessurazioni e stato usato del gesso, che deteriorandosi ha causato un maggiore allargamento delle fessure e il favorire d’infiltrazioni di umidità, deformando il legno.

Per la tinteggiatura e stata adoperata pittura a smalto, creando numerosi  strati poco coesi,


Stato di conservazione

Al momento del restauro il manufatto ligneo presentava un pessimo stato di conservazione. Alcune formelle intagliate avevano perso gran parte del modellato, altre risultavano con spaccature, fessurazioni diffuse e ampie porzioni marcescenti.
L'analisi visiva delle forme di degrado ha evidenziato differenti situazioni conservative variabili a secondo delle condizioni di esposizione del manufatto. La parte maggiormente degradata era quella inferiore a contatto col pavimento, in prossimità delle ultime formelle, dove l’esposizione alle intemperie ha reso il legno fragile e spugnoso, non più recuperabili.

Quasi tutte le formelle presentano profonde fenditure, conseguenza inevitabile del ritiro e dell’imbarcamento del legno.

Le cornici e modanature nei punti più esposti hanno subito un appiattimento notevole a causa delle erosioni.

La parte posteriore del manufatto versava in condizioni migliori essendo al riparo dalle intemperie, ma comunque vi erano porzioni marcescenti nella parte inferiore e disgregazioni di pitture nella parte centrale e superiore. Le pitture usate per la parte posteriore avevano un effetto lucido (pittura di flatino), quindi non adatte al tipo di manufatto ligneo.

La ferramenta costituita da cardini, chiusure e chiodi, erano coperti di pittura analoga a quella del legno comunque in discreto stato.

Una volta persa l’aderenza dei vari strati di pittura che rendeva impermeabile agli agenti atmosferici, i fenomeni sono progrediti sempre più rapidamente.

Intervento di restauro:

L’intervento di restauro e stato mirato al recupero dell’opera e il mantenimento della sua integrità fisica.

Per raggiungere tale obiettivo sì e passati attraverso le seguenti fasi.

  • Smontaggio e trasporto in laboratorio.
  • Indagine per individuare la qualità delle finiture.
  • Pulitura dello sporco e discialbatura dei vari strati di vernici a smalto non più coesa.
  • Disinfestazione globale cautelativa.
  • Consolidamento generale del materiale ligneo deteriorato con resine acriliche in soluzione.
  • Pulitura e ripristino della ferramenta
  • Sostituzione di elementi lignei non più recuperabili con materiale coevo.
  • Consolidamento e ripristino delle parti scollate.
  • Reintegrazione di parti mancanti dovute al ritiro del legno, con materiale coevo.
  • Ripristino delle formelle svergolate.
  • Stuccatura delle micro fessure e dei fori di sfarfallamento con pasta di legno addizionata con resine acriliche.
  • Finitura con impregnanti a cera. 
  • Ricollocazione del manufatto
  • Rifiniture in opera





 

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